Sotto il nome di risparmio energetico si annoverano varie tecniche atte a ridurre i consumi dell'energia necessaria allo svolgimento delle diverse attività umane comprese quelle che avvengono nell'ambito famigliare
Utilizzare energia elettrica per produrre calore rappresenta uno spreco perché si trasforma un'energia nobile in calore, che è un'energia di seconda specie. In base ai primi due principi della termodinamica, l'energia meccanica-elettrica può interamente essere convertita in calore, mentre il calore può essere riconvertito solo in parte in energia.
Questo spreco deriva dal fatto che molte forme di energia (termoelettrica, nucleare, solare) sono trasformate in calore usato per produrre energia elettrica che viene utilizzata per il riscaldamento: ad ogni passaggio c'è aumento di entropia e perdita di rendimento termodinamico. Il risparmio può essere ottenuto sia modificando i processi energetici in modo che ci siano meno sprechi, sia utilizzando tecnologie in grado di trasformare l'energia da una forma all'altra in modo più efficiente, sia ricorrendo all'auto-produzione.
La mia casa è una casa in legno in classe A+, che si produce energie elettrica sufficiente per i propri fabbisogni con pannelli fotovoltaici abbinati ad una pompa di calore geotermica, cioè che pesca calore dal terreno. Non sono allacciata al gas, ho fornelli elettrici a induzione, con la pompa geotermica mi riscaldo e produco acqua calda sanitaria. QUESTO TIPO DI CASA PRODUCE PIU ENERGIA DI QUANTO NE CONSUMA, QUINDI NON MI COSTA (a parte il mutuo...). Ho previsto anche un sistema di recupero dell'acqua piovana e una fito-depurazione che mi permette di smaltire le mie acque nere e grigie senza impatto per l'ambiente e senza dover pagare i costi di depurazione all'acquedotto.
In sintesi nel 2013 per tutti gli utilizzi di energia elettrica della casa,compresa anche l'energia utilizzata per il funzionamento della pompa di calore utilizzata per la produzione geotermica è stata di circa 2480 kW ( che rappresenta il fabbisogno annuo complessivo della casa) di cui 1840 kW prelevati dalla rete e 650 kW autoprodotti e consumati direttamente (ovvero circa il 38% dei consumi è coperta direttamente dalla produzione).
Utilizzare energia elettrica per produrre calore rappresenta uno spreco perché si trasforma un'energia nobile in calore, che è un'energia di seconda specie. In base ai primi due principi della termodinamica, l'energia meccanica-elettrica può interamente essere convertita in calore, mentre il calore può essere riconvertito solo in parte in energia.
Questo spreco deriva dal fatto che molte forme di energia (termoelettrica, nucleare, solare) sono trasformate in calore usato per produrre energia elettrica che viene utilizzata per il riscaldamento: ad ogni passaggio c'è aumento di entropia e perdita di rendimento termodinamico. Il risparmio può essere ottenuto sia modificando i processi energetici in modo che ci siano meno sprechi, sia utilizzando tecnologie in grado di trasformare l'energia da una forma all'altra in modo più efficiente, sia ricorrendo all'auto-produzione.
La mia casa è una casa in legno in classe A+, che si produce energie elettrica sufficiente per i propri fabbisogni con pannelli fotovoltaici abbinati ad una pompa di calore geotermica, cioè che pesca calore dal terreno. Non sono allacciata al gas, ho fornelli elettrici a induzione, con la pompa geotermica mi riscaldo e produco acqua calda sanitaria. QUESTO TIPO DI CASA PRODUCE PIU ENERGIA DI QUANTO NE CONSUMA, QUINDI NON MI COSTA (a parte il mutuo...). Ho previsto anche un sistema di recupero dell'acqua piovana e una fito-depurazione che mi permette di smaltire le mie acque nere e grigie senza impatto per l'ambiente e senza dover pagare i costi di depurazione all'acquedotto.
In sintesi nel 2013 per tutti gli utilizzi di energia elettrica della casa,compresa anche l'energia utilizzata per il funzionamento della pompa di calore utilizzata per la produzione geotermica è stata di circa 2480 kW ( che rappresenta il fabbisogno annuo complessivo della casa) di cui 1840 kW prelevati dalla rete e 650 kW autoprodotti e consumati direttamente (ovvero circa il 38% dei consumi è coperta direttamente dalla produzione).
L'autoproduzione elettrica totale dal fotovoltaico è stata di 3423 kW che, a parte quella consumata direttamente durante le ore di luce (650 kW ), è stata immessa in rete per una quantità pari a 2773 kW. L'autoproduzione ha comportato il risparmio di circa 325 kg/anno di Co2 rispetto al fabbisogno energetico della casa che sarebbe stato di 1244 kg/anno. Il risparmio in termini di emissione di CO2 totale attraverso l'autoproduzione del fotovoltaico è stato di 1725 kg/anno.