mercoledì 16 aprile 2014

Tutte le donne del Progetto VIGNALE

...manca poco e anche noi donne ...siamo pronte!!
eccoci quasi al completo!
Laura, Patrizia, Giulia, Roberta .
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mercoledì 9 aprile 2014

PROGRAMMA PROGETTO VIGNALE LISTA CIVICA- AMBIENTE e URBANISTICA

PROGRAMMA PROGETTO VIGNALE LISTA CIVICA

3 – AMBIENTE e URBANISTICA

Fare politiche "amiche" dell'ambiente è per noi anzitutto un'opportunità economica oltre che una scelta giusta per preservare e valorizzare il nostro importante patrimonio naturale. Abbiamo tante proposte per raggiungere, con la dovuta gradualità, questo obiettivo.

Risparmio energetico

• Esame energetico su tutti gli edifici comunali e sulla pubblica illuminazione al fine di prevedere interventi mirati all'installazione di pannelli fotovoltaici e solari per scuole e uffici, illuminazione a basso consumo, sistemi innovativi per il riscaldamento. Il risparmio energetico può liberare grandi risorse economiche per un piccolo comune come Vignale e va nella direzione indicata dall'Europa di aumento delle energie rinnovabili, pulite e a costo zero!
• Sostegno ed assistenza ai privati interessati ad installare impianti fotovoltaici o a migliorare l'efficienza energetica della propria casa con la creazione di uno sportello energia comunale, facilitando la formazione di gruppi di acquisto di più famiglie interessate, abbassando così i prezzi di mercato.
• Ampia informazione sulle agevolazioni economiche esistenti a livello regionale e nazionale per chi realizza/ristruttura edifici.
• Utilizzo della fitodepurazione per le case non allacciate alle fognature.

Rifiuti e amianto

• Adesione alla campagna “puliamo il mondo” di Legambiente per ripulire il nostro territorio dai rifiuti, proponendo anche specifiche attività fatte con le scuole del paese.
• Incremento alla sorveglianza sull'abbandono di rifiuti nelle aree più periferiche.
• Incontri informativi, assistenza e agevolazioni economiche a tutti coloro che hanno ancora piccole coperture in amianto da smaltire.
• Diffusione del compostaggio domestico; utilizzo di prodotti sciolti e di borse riutilizzabili con la collaborazione dei negozi di paese; mercatino periodico del baratto, dello scambio e dell'usato. Raggiungimento almeno del 65% di raccolta differenziata come ci chiede la legge europea. Migliore sistemazione dei cassonetti in paese, con la creazione di vere isole ecologiche e una apertura prolungata dell'isola ecologica per ingombranti, che possono diventare oggetto di riuso da parte della comunità; contenitori per lo smaltimento di ramaglie e di residui delle potature.
• Soluzione per i tombini intasati, che sono la quasi totalità.
• 4R: RIDUCI _ RIUSA _ RICICLA _ RECUPERA, questa è la strada da intraprendere!
• L’unico modo per pagare meno tasse è ridurre la quantità di rifiuti che produciamo e migliorare la raccolta differenziata, con l’obiettivo di arrivare a pagare solo per i rifiuti che “effettivamente” produciamo.

Noi crediamo che l’obiettivo generale di una politica urbanistica a Vignale debba essere l’acquisizione di una maggiore “bellezza” del luogo. L'obiettivo tende a soddisfare esigenze che, sebbene in larga parte inespresse, sono comuni sia agli abitanti effettivamente residenti, sia a quelli "saltuari" la cui incidenza è molto rilevante in paese, sia ancora ai turisti di passaggio. Tale obiettivo comprende naturalmente la difesa del paesaggio urbano e rurale, la realizzazione di nuove aree verdi, filari di alberi, percorsi pedonali dentro e fuori l'abitato, indicazioni da parte del Comune su “colori e materiali” per invitare i privati e le imprese a costruire nel rispetto del territorio, la valorizzazione dell'ingresso principale al paese in regione Tronco, la creazione di un'area sosta per i camper e per il picnic, nonché interventi diversi, quali l'adesione all'associazione "comuni fioriti" nata sull'esempio francese delle "ville fleurì", collocazione di “verde verticale” sui muri di sostegno in paese.
Occorre favorire la conoscenza da parte dei cittadini delle nuove norme per il governo del territorio attraverso l’informatizzazione dei certificati di destinazione urbanistica. Sul piano strettamente gestionale ed operativo si ritiene che i nuovi titoli abilitativi introdotti dalla legislazione degli ultimi anni che, lo ricordiamo, prevedono un sempre minore ricorso al rilascio di permessi da parte del Comune e, per contro, un maggiore impiego dell'autocertificazione da parte dei privati, postulino un cambiamento del tradizionale modo di gestire l'accesso alle informazioni. Sembra abbastanza evidente che nuove modalità operative di questo genere comportino da una parte una intensa azione informativa da parte dei Comuni e dall'altra un maggior coinvolgimento dei cittadini nel controllo dell'attività edilizia. La nuova Amministrazione dovrà pertanto favorire molto più che in passato la partecipazione a tale attività fornendo la possibilità di accedere facilmente alla conoscenza della disciplina vigente per il governo del territorio sia in termini di normativa locale sia di legislazione nazionale o regionale.
Inoltre è opportuno segnalare che con l'entrata in vigore della legge regionale 11 del 2012 è divenuta obbligatoria, per i comuni al di sotto di tremila abitanti in ambito collinare e montano, la realizzazione di intese tra Comuni volte a realizzare forme di collaborazione tecnica ed operativa. Fra i tanti motivi che ormai impongono intese fra paesi limitrofi, aggiungiamo la necessità di costituire una Commissione sovracomunale per il Paesaggio legata al nostro specifico terri-torio al di là di quella insediata a Casale.
Ci sembra importante porre una limitazione al consumo di territorio, il che significa che ovviamente rispetteremo i diritti acquisiti (cioè quanto stabilito dal PRG ora vigente), ma favoriremo in primo luogo il recupero del patrimonio edilizio esistente, che è del tutto sufficiente ad assorbire anche eventuali aumenti di popolazione. Ciò potrebbe dare impulso all’attività edilizia locale indirizzata agli interventi di recupero e non alle nuove costruzioni.
Bisognerebbe verificare la possibilità di eseguire un intervento "pilota" di acquisizione e di successivo recupero di edificio esistente inutilizzato, accedendo ai fondi per l'edilizia sociale, al fine di soddisfare le esigenze più immediate di residenza da parte di famiglie e persone meno abbienti. L'intervento dovrebbe anche favorire il recupero degli edifici degradati e rappresenterebbe un esempio di riuso per altri soggetti interessati.